L’Arno scorre a Firenze
Personaggi:
Narratrice 1 – poi Carla, lavandaia zoppa
Narratrice 2 – poi Signora Fanfani, moglie infelice
Narratrice 3 – poi Robertina, domestica e partigiana
Narratrice 4 – poi Valeria, operaia e politica
Sinossi:
Il testo racconta la progressiva presa di coscienza di una città delle terribili responsabilità del regime fascista, del baratro in cui la guerra ha sprofondato il Paese. Racconta il risvegliarsi di una coscienza civile e democratica spenta da vent’anni di dittatura. E lo fa attraverso il doppio piano narrativo che alterna il racconto dei fatti storici a quello della finzione teatrale con la vicenda di quattro donne, ognuna rappresentativa di una diversa realtà sociale, che si trovano coinvolte nella guerra di Liberazione. Attraverso questi piccoli drammi personali emerge un doloroso processo verso la consapevolezza, fatto di scelte drammatiche, di rinunce, di coraggio. Lo spettacolo racconta la vicenda di Firenze come metafora dell’intero fenomeno della Resistenza in Italia e propone una riflessione sull’origine sociale ed emotiva della nostra Repubblica e della nostra Costituzione, sulle diverse anime che si unirono nella lotta e che hanno poi dato vita all’Italia repubblicana. In scena quattro donne perché la seconda guerra mondiale segnò un passaggio cruciale per l’emancipazione femminile: con la permanenza degli uomini al fronte le donne si trovarono a prendere parte attiva alla realtà sociale e lavorativa e in molti casi anche politica e di lotta. La vicenda è narrata attraverso un continuo scambio di piani narrativi e di linguaggi a rappresentare, come in un caleidoscopio, la complessità e varietà degli eventi, dei problemi, delle implicazioni emotive di quel terribile momento storico: la narrazione si dispiega in un continuo materializzarsi d personaggi, micro situazioni, spesso create attraverso il gioco ritmico e attraverso una forte interazione con la musica, elemento portante delle istanze emotive.Le attrici si alternano continuamente nel ruolo di narratori e di personaggi, che prendono via via corpo da un gioco di invenzione teatrale: la moglie del gerarca fascista, Signora Fanfani, la Robertina, ragazza di campagna che si troverà sempre più coinvolta nella lotta partigiana, Valeria, operaia dalla coscienza già solidamente formata e la bottegaia Carla, che si troverà di fronte ad una scelta cruciale.